La salute dentale dei bambini dipende dagli insegnamenti che i genitori riescono a trasferire. Un vero gesto d’amore.
Non è un caso che la maggior parte dei batteri presenti nella bocca del bambino sono gli stessi di quelli della madre: baci, posate, biberon, ecc… sono i maggiori portatori.
La pulizia con lo spazzolino dovrebbe iniziare a partire dal primo anno di vita. In questo caso, se il bambino non lo gradisce, si può evitare di usare il dentifricio che deve essere sempre appropriato alla sua età.
Lo spazzolamento non ha solo una funzione igienizzante ma anche di educazione all’uso, per abituare il bambino a lavare i denti dopo ogni pasto.
Lo spazzolamento dei denti del bambino è inizialmente affidato ai genitori, che avranno cura di praticarlo soprattutto alla sera, dopo cena. E’ educativo recarsi in bagno tutti insieme per lavarsi i denti dopo mangiato, per fare in modo che l’azione sia percepita come un gioco della sera.
Obbligare il bambino a lavarsi i denti prima di dormire trasmette invece un messaggio negativo, in quanto l’igiene orale viene associata ad un comportamento forzato, seguito dalla separazione notturna dai genitori.
Inizialmente il bambino può prendere confidenza con lo strumento imitando i genitori, ma è bene che gli stessi completino l’igiene orale del piccolo dopo averlo lasciato sperimentare liberamente.
Per quanto riguarda le abitudini alimentari, si raccomanda di evitare soprattutto i cibi appiccicosi e il consumo ripetuto durante la giornata di dolci. Questi non si possono negare al bambino, ma sarebbe bene somministrarli durante i pasti principali e una sola volta al giorno.
E’ importante nei primi mesi di vita, quando il palato del bambino è ancora facilmente educabile, evitare quei comportamenti che lo porterebbero a prediligere il sapore dolce, come l’uso di tettarelle impastate di zucchero o miele.
Questi consigli risultano utili nell’immediato ma anche e sopratutto per promuovere una miglior salute orale nella vita adulta del bambino.